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Una delle fondamenta su cui si basa una buona gestione d’impresa è, a parer mio, il dare giusto valore all’equità dei benefici che azienda e lavoratore possono spartire, soprattutto a fronte di un sistema fiscale che non sempre favorisce la strada del premio contributivo.
Il valore dell’azienda è dato dalle risorse umane che la sostengono e dovrebbe essere quindi naturale per l’impresa intraprendere la strada del welfare aziendale e dei flexible benefits, un percorso che offre vantaggi formidabili e non solo a livello fiscale.
WelBee è il nuovo welfare provider del gruppo Unipol, una soluzione a
disposizione delle aziende di qualsiasi dimensione, su tutto il territorio
nazionale, dedicata proprio al potenziamento e alla valorizzazione delle risorse umane all’interno dell’impresa. E’ proprio attraverso la mia esperienza diretta con WelBee che voglio raccontare il welfare aziendale dai due punti di vista: quello dell’imprenditore e quello del lavoratore, cogliendo l’occasione per presentare questo strumento Unipol imprescindibile oggi per competere, vedremo come, sul mercato.

Le PMI e le grandi aziende infatti, sottovalutano ancora oggi fenomeni d’impiego strettamente legati a a quella che viene chiamata conciliazione vita-lavoro dei dipendenti, fenomeni che possono trasformarsi, puntando proprio sulla valorizzazione del dipendente e della sua vita, in armi impareggiabili sul mercato del lavoro e contro i competitors. Una azienda è in grado di investire somme notevoli per il proprio branding, ma il branding employer è ancora considerato marginale: eppure la reputazione primaria di un’azienda passa attraverso la soddisfazione dei suoi impiegati.
Di conseguenza, una buona reputazione sul mercato del lavoro genera appeal fra i talenti dentro e fuori il settore, arrivando a permettere la selezione di professionalità in un contesto colpito dalle fughe dei professionisti all’estero.
Chi non vorrebbe lavorare per un’azienda che notoriamente offre ai suoi
dipendenti riconoscimenti concreti, prodotti welfare e benefits di qualsiasi
genere e dove l’equilibrio vita privata-lavoro è realmente considerato? Una
vecchia consuetudine all’estero, finalmente uno standard reso più facile anche qui in Italia.

Il concetto di welfare vuole rispondere alle attuali direttive sociali e politiche che richiedono giustamente un luogo di lavoro family friendly: per questo il sistema del welfare aziendale, che si compone di tutta una serie di tipologie di offerte mirate, è protetto dall’agevolazione fiscale. Non ci sono carichi contributivi per le imprese e i lavoratori ottengono concretamente un aumento del loro potere d’acquisto, che si traduce in un innalzamento della qualità di vita e del benessere familiare.


L’azienda, da parte sua, è in grado di offrire benefits che, fra gli altri, possono fungere da potenziamento della risorsa, ottenendo quell’equità dei benefici che ho citato all’inizio.
Un lavoratore che perfeziona il suo inglese sta contribuendo alla forza
dell’impresa ed è l’impresa, al pari del lavoratore, a trarne guadagno. Il corso di inglese è un esempio di flexible benefits, un prodotto messo a disposizione dal datore di lavoro all’interno del sistema di welfare aziendale.

La varietà di servizi e intenti è ampia e non coinvolge solo il dipendente: si pensa alle famiglie, all’educazione dei figli, al sostentamento degli anziani, alla tutela, al benessere, al divertimento nel tempo libero.


Con WelBee di Unipol
i miei collaboratori hanno scelto per se stessi e per la famiglia soluzioni e benefits davvero vari, muovendosi tra servizi di Welfare Basic, Happy Family e Flexible Benefits: biglietti aerei, buoni per prodotti elettronici, gift card per la spesa alimentare o il carburante, percorsi benessere nei centri convenzionati, rimborso delle bollette.
Con WelBee, il cui utilizzo è completamente gratuito, io posso offrire ai miei collaboratori un budget che realmente corrisponde al loro impegno produttivo: loro hanno dato 100, io gli restituisco 100.
Con WelBee, fra l’altro, ho ideato una serie di proposte assicurative realmente competitive per le mie aziende clienti, che possono così sfruttare al massimo livello le opzioni e strumenti di tutela aziendale assolutamente necessari per far fronte a qualsiasi imprevisto.

Come consulente assicurativa specializzata nella tutela delle imprese, propongo quindi sempre ai miei clienti le soluzioni su misura del welfare aziendale: mi rendo conto che ancora in molti non conoscono questo strumento o non hanno ancora capito i suoi enormi vantaggi. Questo leggero gap informativo non riguarda tanto le PMI che seguo su mercati regionali più competitivi e frenetici, quanto le piccole imprese locali che qui in Sardegna godono di un mercato più calmo e di una visione d’impresa più tradizionale e subordinata ad input meno diretti. Queste piccole imprese non pensano di poter usufruire di una soluzione come WelBee, perché la percezione è che il welfare aziendale sia una scelta destinata a grandi aziende. Niente di più sbagliato: il welfare aziendale funziona benissimo anche nelle piccole imprese, dove molto più rapidamente che nelle grandi realtà, il valore dei benefits si tocca con mano.

Provo molta soddisfazione nell’accompagnare i miei clienti in questa nuova visione della loro impresa, partecipare a una nuova consapevolezza e crescita sul mercato proprio come se il loro percorso fosse il mio. Possiamo dire che in buona parte lo è, visto che l’assicurazione e tutti i servizi connessi a questo mondo sono un vero e proprio paniere di opportunità che con le imprese gestiamo in sintonia, passo dopo passo, anno dopo anno.

Se vuoi saperne di più sul welfare aziendale e su tutte le possibilità e combinazioni che la tua impresa può ottenere e offrire ai dipendenti, contattami per una consulenza gratuita.
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